Recensione: Therion - Beloved Antichrist

Va fatta una premessa: parlare dei Therion non è mai semplice, per il trasformismo musicale a cui ci hanno abituati (passare dal Death degli esordi per diventare i creatori del Symphonic Metal, passando per il Gothic e la musica d'opera) semplicemente, la creatura di Christofer Johnsson non è di semplice lettura.
Poichè parlare di un'opera enorme come “Beloved Antichrist”, 46 brani disposti su 3 dischi per oltre 3 ore di musica sarà per una recensione sempre e comunque riduttivo, prendete questo articolo come un parere quanto più oggettivo possibile per una persona che ama ogni spigolo dei Therion che abbiamo ascoltato negli anni.
Chiuso il preambolo entriamo nel succo del discorso: "com'è e soprattutto cos'è Beloved Antichrist?".
Si tratta di un'opera lirica/metal, incentrata sul racconto di Vladimir Soloviev "A Short Tale of the Antichrist". Un disco enorme, lungo e non di facile assimilazione se si vuole procedere con un intero ascolto; 3 ore di musica sinfonica possono essere un macigno e il buon Johnsson questo lo aveva previsto.
Come alleggerire il tutto? Difficile poterlo fare, ma accurate scelte come quella di contenere la durata di ogni singola traccia senz'altro aiuta l'ascolto ad essere meno pesante. I pezzi raramente superano i  4 minuti e solo in 2 o 3 casi passano gli 8-9 giri di orologio.
Musicalmente cosa dovreste aspettarvi? I Therion più metallici o quelli sulla scia degli ultimi anni? Il disco in questione è molto Sinfonico e poco Metal; ma questo già era abbastanza ovvio, a dire il vero, dai singoli apripista ai dischi precedenti; la strada del progetto Therion era orientata in questa direzione, ma non disperate, non mancano momenti come “Anthem”, “Morning Has Broken”, “Hail Caesar!”, “Shoot Them Down!” in cui le chitarre prendono il sopravvento quasi a voler ricordare che comunque i Therion vengono dal Metal. Le sinfonie comunque saranno sempre presenti in ogni singolo brano, preponderanti per la maggior parte del platter e le 15 voci (ben 15 voci, a rappresentare ben 29 personaggi per un'opera che come avrete capito dai numeri si rivela monumentale) gireranno sempre e comunque su un registro lirico/operistico senza mai sfociare nel canto moderno e/o metal.
Ciò non è necessariamente un danno: la varietà musicale non viene compromessa del tutto, come vedremo in seguito: la già citata “Anthem” suona come un pezzo Power d'altri tempi, “Shoot Them Down!” presenta un riff al limite dell'Hard n'Heavy ottantiano; il tutto serve a mantenere sempre alta l'attenzione dell'ascoltatore, quasi a tenerlo incuriosito verso il pezzo successivo.
La prova dei singoli musicisti è assolutamente cristallina e promossa senza dubbi; il disco ha una produzione pressoché perfetta e tutti i cantanti coinvolti nel progetto fanno il loro lavoro senza mai risultare sottotono o poco incisivi. Idem per gli strumenti prettamente metal: ben amalgamati nel complesso, anche se come già detto, lo spazio viene dato più alla parte sinfonica.
I difetti, pochi a dire il vero, minano il lavoro in maniera abbastanza pesante a detta chi scrive: in primis la mancanza di una vera orchestra. In un lavoro simile, aver avuto a disposizione un'orchestra reale avrebbe elevato il risultato ad un livello molto, molto più alto, con suoni più potenti, caldi e “veri” che avrebbe portato il disco ad essere qualcosa di enorme ed avvolgente. L’opera così funziona comunque, sia ben chiaro, ma poteva essere migliore.
In secondo luogo, l’usare il solo canto lirico per tutta l'opera è una scelta voluta e lo concediamo al buon Johnsson, ma certi momenti del disco a volte paiono forzati. Ascoltare per credere e, se è vero che l'orecchio che dopo un po’ si abitua all’incedere del disco, è altresì vero che ad un primo impatto il risultato può essere straniante. Ma i Therion non hanno mai puntato all'essere easy listening; ennesima conferma è data in “Beloved antichrist”.
Terza cosa, la mole di musica presente lanciata addosso all'ascoltatore in un solo colpo potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio: smaltire il disco in magari 3 uscite differenti in 3 diversi momenti avrebbe aiutato a mantenere alta non solo la curiosità, ma anche l'hype per la storia del concept stesso.
Quarto e, forse, più importante: un concept costruito in questo modo necessita oltre che essere ascoltato, l’ essere visionato. La mancanza, per ora, di un supporto teatrale può condizionare la maniera di vedere e sentire tutto il lavoro creato dalla band. Capiamo la difficilissima realizzazione di una kermesse teatrale da portare in giro per il mondo, ma una simile opera è quasi obbligata per come costruita, suonata e cantata ad avere tale supporto. Se mai ciò dovesse realizzarsi, “Beloved Antichrist” potrebbe davvero rivelarsi una sorta di Metal Opera perfetta, unica e forse prima nel suo genere sotto ogni punto di vista.
Cosa resta da dire? Nulla, se non che “Beloved Antichrist” ancora una volta porta i Therion un passo più in là di qualsiasi band nel filone Symphonic, un punto finora non tentato da nessuno in tali dimensioni (opere metal ne esistono e lo so bene, ma di un'opera lirica/metal così grande non mi pare averne ricordo) perché di certo non è da tutti tentare una impresa così senza grandi garanzie.
Non è un lavoro perfetto per certe scelte, non è un ascolto facile, non è per tutti, ma il mastermind Johnsson se ne frega bellamente ,e come sempre, rema contro ogni scelta che il mercato vede come "facile"; come ai tempi di “Les Fleurs Du Mal”, una personalità eclettica come la sua fa ciò che vuole ed è ciò a cui ci ha abituato negli ultimi 25 anni.
15 anni di lavoro dietro a questa opera sono sufficienti a farvi capire che ciò che ascolterete non è buttato a caso, è frutto di scelte ponderate e per quanto a volte strane o folli sono coerenti con la persona che lo ha creato.
“Beloved Antichrist” è un'opera musicale monumentale, validissima, fresca, molto variegata e complessa e per questo, anche noi come il caro Christofer Johnsson vogliamo andare contro la scelta di dargli un voto, un po’ perché difficilmente troveremmo un metro di paragone, un po’ perché vogliamo "andare contro corrente" pure noi. Prendete questo disco come un'esperienza musicale cristallina, sopraffina e curata maniacalmente da uno dei migliori compositori che il metal abbia la fortuna di avere.
Non ve ne pentirete.

Nicola S.


Tracklist:

Disc 1 - Act I
1.            Turn from Heaven
2.            Where Will You Go?
3.            Through Dust Through Rain
4.            Signs Are Here
5.            Never Again
6.            Bring Her Home
7.            The Solid Black Beyond
8.            The Crowning of Splendour
9.            Morning Has Broken
10.          Garden of Peace
11.          Our Destiny
12.          Anthem
13.          The Palace Ball
14.          Jewels from Afar
15.          Hail Caesar
16.          What Is Wrong?
17.          Nothing but My Name

Disc 2 - Act II
1.            The Arrival of Apollonius
2.            Pledging Loyalty
3.            Night Reborn
4.            Dagger of God
5.            Temple of New Jerusalem
6.            The Lions Roar  03:43
7.            Bringing the Gospel
8.            Laudate Dominum
9.            Remaining Silent
10.          Behold Antichrist
11.          Cursed by the Fallen
12.          Ressurection
13.          To Where I Weep
14.          Astral Sophia
15.          Thy Will Be Done
                                 
Disc 3 - Act III
1.            Shoot Them Down
2.            Beneath the Starry Skies
3.            Forgive Me
4.            The Wasteland of My Heart
5.            Burning the Palace
6.            Prelude to War
7.            Day of Wrath
8.            Rise to War
9.            Time Has Come / Final Battle
10.          My Voyage Carries On
11.          Striking Darkness
12.          Seeds of Time
13.          To Shine Forever
14.          Theme of Antichrist

Line-Up:
Christofer Johnsson – Guitars (rhythm), Guitars (baritone), Keyboards, Programming
Sami Karppinen – Drums (CD1 tracks 15, 16)
Björn Nalle Påhlsson – Bass, Guitars (rhythm), Guitars (baritone), Guitars (acoustic)
Thomas Vikström – Vocals (as Antichrist)
Christian Vidal – Guitars (lead), Guitars (rhythm), Guitars (12 string)
Lori Lewis – Vocals (as Helena)
Johan Kullberg – Drums

Guests:
Chiara Malvestiti - Vocals (as Johanna)
Marcus Jupither - Vocals (as Apollonius)
Erik Rosenius - Vocals (as Satan)
Melissa Ferlaak - Vocals (as Sophia)
Ulrika Skarby - Vocals (as Agnes)
Lydia Kjellberg - Vocals (as Mare)
Samuel Jarrick - Vocals (as Pope Peter II), Vocals (as Male voter), Vocals (choirs) (as 3 Demons)
Linus Flogell - Vocals (as Professor Pauli), Vocals (choirs) (as 3 Demons)
Kaj Hagstrand - Vocals (as President of USE), Vocals (as Building master), Vocals (as Soldier)
Matilda Wahlund - Vocals (as President wife), Vocals (as Lydia), Vocals (as Female voter)
Karin Fjellander - Vocals (as Messenger), Vocals (as Angel)
Mikael Schmidberger - Vocals (as Priest), Vocals (as Demon), Vocals (as Male servant), Vocals (choirs) (as 3 Demons)
Linnéa Vikström - Vocals (as Female servant), Vocals (as Congress woman)

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