Paolo Pagnani - Heaven
Sapete, la scena musicale italiana nasconde un numero enorme
di perle. Qualsiasi genere, qualsiasi formato. Si può trovare dell’ottima
musica ovunque, bisogna solo scavare e avere qualche conoscenza, qualche
aggancio. Che sia una label, un’agenzia di promozione, o una semplice amicizia
su Facebook.
Paolo Pagnani è il proprietario della Pizzeria Brandi, di
Napoli, una delle pizzerie di punta della città, frequentata molto spesso da
personaggi di spicco, sia televisivi che musicali.
Paolo “nasconde” (che poi tanto nascosta non è) una cosa: è
un adoratore del Metal e della buona musica in generale. Steven Wilson, Epica,
Delain, è un adoratore del Symphonic e del prog.
Proprio da questa passione Paolo ha scritto 2 dischi: Tempo
Immaginato e Heaven, di cui state per leggere la recensione.
Interamente autoprodotto e autopubblicato, il disco si
presenta come un’opera in cui lo strumento principale è il mastodontico
pianoforte. Quindi, non vi aspettate chitarroni e blast beat, ma preparatevi a
54 minuti di pura estasi.
Un track by track risulterebbe troppo pesante da leggere, in
quanto il disco non si erge grazie alle singole parti, ma grazie all’insieme
che questi 13 brani riescono a creare. La formula è quella, un pianoforte
imponente e fortemente cinematografico è il pilastro di ogni brano, pilastro a
cui si aggiungono diversi strumenti nel corso dell’opera. Abbiamo gli strumenti
a fiato, gli archi, le percussioni e anche dei piccolissimi inserti
“elettronici”, che rendono il disco completo e adatto a qualsiasi orecchio.
Non dimentichiamoci poi di Nicoletta Rosellini, frontwoman dei
Kalidia che qui presta la sua bellssima voce in due brani, “Deva” e “Lost in my
Darkness”, di cui è stato anche realizzato un video.
“Heaven” è quindi un disco di una rara bellezza, se non
fosse per un piccolo difetto che tende a rovinare alcuni momenti: il volume
alto. Ascoltato a un volume medio il disco è godibile, ma su volumi più alti
alcune note del piano tendono a far tremare l’impianto, rendendo il suono quasi
fastidioso. Si tratta comunque di poche note e pochi casi, sicuramente non un
difetto da farvi evitare l’ascolto.
Come dicevo, “Heaven” è un disco di una bellezza rara,
colonna sonora perfetta per qualsiasi momento della vostra giornata e, perché
no, della vostra vita.
Antonio R.
9/10
Commenti
Posta un commento