Fysh - Imago (EP)
Siamo nel 2015 e il nu metal è praticamente morto, tutte le
band che facevano da pilastro hanno cambiato direzione artistica: chi, come i
Korn, ha incominciato ad incorporare elementi dubstep e chi, ancora, continuava
a far musica da adolescenti come i LIMP BIZKIT, chi ha cambiato genere come i
PAPA ROACH e i LINKIN PARK e chi è morto con la fine della moda NU METAL. Dalle
ceneri del genere nascono i FYSH, una band francese che dopo un primissimo ed
ononimo EP, ha rilasciato un altro EP
che prende il nome di “Imago”.
I FYSH con questo
ultimo lavoro incorporano elementi NU METAL
fondendoli con elementi più heavy/hard rock, come si può notare già dai
primi secondi della prima traccia, "Sunset", con una strumentale
decisamente più rock minimale e lenta. Altro elemento più rock è senza dubbio
la voce, che ricorda e ricorderà vagamente per tutto l’ EP la voce di Matthew
Bellamy (Muse). Tutta questa tranquillità verrà spezzata da uno scream e da un
riff più heavy metal, per poi ritornare alla tranquillità, data anche dal
ritornello che sta a pennello con il pezzo. Il secondo brano, “Keeping Alive”,
riprende il rock lento e tranquillo con un ritornello che calza a pennello. Uno
spezzone strumentale stravolgerà ancora una volta il brano con un riff
decisamente più ispirato al nu metal, che continuerà fino alla fine del brano.
Il terzo pezzo, “BmizaR”, potrebbe essere perfetto per chi cerca del nu metal.
infatti qui gli elementi rock vengono quasi spazzati via, sostituiti da una
strumentale più nu metal con del rap sopra e da un’altra sezione strumentale
quasi hip hop/funky, per essere interrotto più volte dal ritornello, che
inutile dirlo calza a pennello. Questa volta il pezzo viene spezzato da una parte più "tranquilla",
che non ci penserà due volte a ritornare al sound di prima con l’ aggiunta di
uno scream finale. Il quarto pezzo, “Moron” continua quanto visto nella traccia
precedente ma sa mischiare anche le parti più rock; probabilmente il pezzo
sarebbe stato perfetto se fosse durato di meno, ma comunque scorre
piacevolmente. A concludere il lavoro c’è l’ ultima traccia, “The good one”,
che abbandona quanto visto prima per unire perfettamente il rock a ritornelli
più duri ma in pulito. Il brano continuerà a scorrere in maniera più lenta ma
con un approccio più heavy che terminerà l’ ascolto del disco.
Insomma, “Imago” non riporta il nu metal alle origini, ma
semplicemente lo cita in un sound personale, non ancora pienamente maturo ma
che convince. Un punto di forza è la voce che dà il suo meglio nei ritornelli
ma non meno nelle parti rappate molto à la Fred Durst. C’è ancora molto da
rivedere, come in alcuni pezzi dove le
strumentali allungano il brodo e non sono sempre azzeccatissime. Si spera in un
prossimo lavoro ancora più maturo.
Federico C.
7.5/10
Tracklist:
- Sunset
- Keeping alive
- BmizaR
- Maron
- The good one
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