Recensione: Стахановцы - Ништяк (Stakhanovites - Nishtyak)
È risaputo che il Thrash Metal è uno dei generimusicali più
impetuosi attualmente conosciuti, in grado di movimentarci
24 ore su 24.
Album come “Hell Awaits”, “Master of Puppets”, “Among the
Living”, “Horrorscope”, “Extreme Agression” e infiniti altri esempi ne sono la
dimostrazione.
Sono state soprattutto band statunitensi e tedesche a
scrivere buona parte della storia del metal. Ciò non esclude, ovviamente, che
di musica di ottima fattura ce ne sia dappertutto. È, ad esempio, il caso di
questa band russa attiva nell’ambiente underground, gliStakhanovites. L’album
trattato oggi, “Nishtyak”, è uscito nel 2016, ed include 9 brani.
Una intro di sirene apre le danze e chiarifica sin da subito
la natura del lavoro: Thrash Metal diretto e violento, senza compromessi.
Le linee vocali, seppur imperfette, riescono ad essere
cattive ed aderenti al genere.
Tutte le tracce sono in madrelingua ed ognuna non arriva ai
4 minuti di lunghezza complessiva.
Le chitarre sono veloci e coinvolgenti, accompagnate da una
buona dose di tecnica e pathos (i richiami agli Annihilator più recenti ed ai
Sarcofago si fanno sentire).
Abbiamo anche brani di influenza Heavy Metal, come la terza
traccia dell’album,tra le più riuscite:melodica e al tempo stesso infarcita di
trascinanti cambi di tempo con cavalcate in doppia cassa.
La quinta e la sesta traccia sono le più brutali,tra blast beat
e giri di basso prestigiosi. Risulteràimpossibile non lasciarsi trascinare dacotanta
velocità e bravura.
Il resto dei brani si mantiene sui livelli del primo pezzo.
Certo,non saranno dei capolavori, ma sono comunque in grado di lasciano un’ottimaimpressione
all’ascoltatore.
Tra le pecche dell’album, la mancanza di assoli con
carattere e personalità propria, e il sound della batteria che in svariatesezioni
dell’album risulta preponderante sugli altri strumenti.
Nel complesso, si tratta di un gran bell’album di sano
Thrash Metal.
Tra i dischi del genere più diretti e interessanti dell’ultimo
decennio, sicuramenteda conoscere e, volendo, anche supportare.
Ne consiglio decisamente l’ascolto.
Paul D.
VOTO
8/10
Tracklist:
1. Час испытания
2. Ништяк
3. Мы
4. Прогресс
5. Алёшка
6. Как лентяй работу искал
7. Шахтёр! Шахтёр!
8. Что не следует раскопали
9. Гонки на вагонетках
10. Пост шахткор
11. Memories of Non Forgiveness (Manic
Depression cover)
Line-Up:
Sergey Chvala – Basso
Nikolay – Batteria, Voce
Artem
Goncharov – Chitarra, Voce (backing)
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