Recensione: Act of Defiance - Old Scars, New Wounds
Gli Act Of Defiance sono un
supergruppo Thrash/Melodeath proveniente da Los Angeles, in California. Fondati
nel 2014 dal chitarrista Chris Broderick e dal batterista Shawn Drover dopo
aver abbandonato i Megadeth lo stesso giorno, il ruolo della voce e del
bassista furono affidati a Henry Derek e Matt Bachand.
Sotto l'etichetta della Metal
Blade Records hanno rilasciato due album, il primo nel 2015, ''Birth And The
Burial'', e due anni dopo, il 29 Settembre 2017, ''Old Scars, New Wounds''.
Della durata di 49 minuti e
composto da undici tracce, ''Old Scars, New Wounds'' è un misto di thrash e melodic death metal che
si mantiene su una velocità d'esecuzione media, con tracce né troppo veloci, né
eccessivamente lente, ma con assoli ben strutturati.
La copertina raffigura un demone:
cupa e spaventosa, fa pensare a “Christ Illusion” degli Slayer, ma in versione
robotica.
Si tratta di un album a metà tra
la velocità tipica del thrash e la tranquillità del melodeath, del quale ora
andiamo ad analizzare le tracce migliori.
Tracce degne di nota sono “Molten
Core”, veloce e con una durata contenuta di poco più di tre minuti, con un
sound tipicamente thrash e “Overexposure”, di cui è presente pure un video
ufficiale. Continuiamo con “The Talisman” che inizia con un arpeggio di chitarra
per proseguire con un ritmo cadenzato; una traccia a dir poco eterea e che fa
sognare. Altra traccia è “Conspiracy Of The Gods” che attacca veloce e furiosa,
con un growl che la fa da padrone misto a rabbia; proseguiamo con un pezzo più
lento, cioè ''Another Killing Spree'', con un ritornello trascinante che
invoglia a cantarlo a squarciagola. Concludiamo con “Broken Dialect”, che
inizia con calma apparente e scoppia in una sfuriata thrash fino a lasciare
spazio al ritornello melodico, dopo il quale la canzone si assesta su un ritmo
più rallentato dell'inizio, con un altro paio di ritornelli che ci accompagnano
fino alla fine.
Seppur duri quasi cinquanta
minuti, ''Old Scars, New Wounds'' è un
disco che scorre bene, perfetto ascolto per chi ama il melodeath, forse un po'
meno per chi trangugia thrash come se fosse birra. Ma per chi ama i Megadeth
potrebbe essere un ottimo ascolto.
Federico G.
VOTO
7.5/10
Tracklist:
1 – M.I.A.
2 – Molten
Core
3 –
Overexposure
4 – The
Talisman
5 – Lullaby
Of Vengeance
6 – Circle
Of Ashes
7 – Reborn
8 –
Conspiracy Of The Gods
9 – Another
Killing Spree
10 – Broken
Dialect
11 – Rise
Of Rebellion
Line Up:
Vocals –
Henry Dereck Bonner
Bass –
Matthew Bachand
Drums –
Shawn Drover
Guitars,
Vocals (Backing) – Chris Broderick
Commenti
Posta un commento